Partecipa alle qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2018, dove viene inserita nel gruppo C con Germania, Irlanda del Nord, Rep. La nazionale brasiliana è l’unica, insieme alla Germania, ad avere disputato più di 100 partite nelle fasi finali del campionato mondiale. La nazionale brasiliana è una delle quattro nazionali (insieme a Spagna, Germania e Argentina) che si sono aggiudicate un mondiale fuori dal proprio continente; tra le otto vincitrici del campionato del mondo, il Brasile è, con la Spagna, una delle due nazionali che non l’hanno vinto in casa, avendo infatti trionfato in Europa (Svezia 1958), in Sudamerica (Cile 1962), in Nordamerica (Messico 1970 e USA 1994) e in Asia (Giappone e Corea del Sud 2002) e ottenuto l’argento nell’edizione casalinga del 1950 e in quella del 1998 in Francia. I modelli creati per i tifosi con gli stemmi delle grandi squadre internazionali sono la versione urban delle maglie indossate dai giocatori in campo e sono realizzati in tessuto effetto seta antiumidità con una vestibilità leggermente più ampia rispetto alle divise sfoggiate dalle squadre durante le partite. Le due nazionali, inoltre, sono le uniche ad avere sempre ottenuto sul campo la qualificazione alla fase finale del campionato del mondo.

Nel luglio 2014 tornò sulla panchina della nazionale il CT Dunga, che ottenne ben undici vittorie consecutive, ma nella Coppa America 2015 uscì ai quarti di finale ai tiri di rigore e nella Coppa America 2016, con una rosa priva dell’infortunato Kakà e con alcune esclusioni eccellenti tra i convocati, addirittura al primo turno, evento che nel torneo non si verificava dal 1987. Anche a causa dell’avvio considerato insoddisfacente nelle qualificazioni al mondiale 2018, Dunga fu sollevato dall’incarico. Nella Coppa America 2019 il Brasile, padrone di casa e ancora privo, a causa di un infortunio, della stella Neymar, tornò al successo, battendo per 3-1 in finale al Maracanã la sorpresa Perù, già affrontata e battuta nel girone. Al campionato del mondo 2006, però, i verdeoro furono fermati ai quarti di finale dalla Francia, poi finalista perdente del torneo. Il Brasile è la nazionale che ha occupato più a lungo la testa della classifica mondiale della FIFA, che ha comandato senza interruzioni dal luglio 1994 al luglio 2001 e successivamente dal giugno 2002 al febbraio 2007. A luglio dello stesso anno, dopo quattro mesi di assenza dal primo posto, il Brasile è riuscito a tornare in testa alla classifica, grazie alla vittoria nella Coppa America 2007, per poi mantenere il vertice fino all’ottobre 2009. Ha occupato nuovamente il primo posto da aprile a maggio 2010, quando è stato scalzato dalla Spagna, nuova squadra campione del mondo.

Coppa America al Brasile. Al campionato mondiale del 1974 il Brasile terminò al quarto posto, perdendo la finale di consolazione contro la Polonia per 1-0, mentre nel 1978, pur avendo chiuso il mondiale senza sconfitte, non ebbe accesso alla finale, appannaggio dell’Argentina padrona di casa per una migliore differenza reti, avendo gli argentini ottenuto una controversa vittoria per 6-0 nell’ultima partita del girone, maglie calcio poco prezzo successo che consentì all’Albiceleste di colmare un gap di 5 reti con i brasiliani. In origine la divisa del Brasile era bianca con il colletto blu, ma in seguito all’incredibile sconfitta ai mondiali del 1950 contro l’Uruguay nella partita decisiva per l’assegnazione del titolo i colori furono considerati poco patriottici e quindi, con il permesso della confederazione sportiva brasiliana, il quotidiano Correio da Manhã indisse una competizione per scegliere una nuova uniforme che contenesse i quattro colori della bandiera nazionale. A Zagallo subentrò Vanderlei Luxemburgo, che ottenne la vittoria nella Coppa America 1999, battendo per 3-0 l’Uruguay in finale. Nel 1950 il Brasile ospitò per la prima volta il mondiale e nella gara decisiva del girone finale affrontò l’Uruguay allo stadio Maracanã di Rio de Janeiro davanti a duecentomila spettatori. Dopo l’eliminazione nel Mondiale del 1974 ad opera della Germania Ovest, la Jugoslavia ospitò la fase finale di Euro 1976, ottenendo un buon quarto posto dopo aver perso in semifinale, ai supplementari, per 2-4 contro i tedeschi (2-2 nei tempi regolamentari, dopo essere stata in vantaggio 2-0) e per 2-3 nella finale di consolazione contro l’Olanda.

Messa in bacheca la Confederations Cup 2013, grazie alla vittoria in finale del Maracanã contro la Spagna campione d’Europa e del mondo per 3-0 nella finale, la Seleção si apprestò a giocare il campionato del mondo 2014 da padrona di casa e grande favorita, ma l’epilogo fu tra i più amari nella storia della selezione verdeoro. Russia 2018, guadagnando l’approdo alla fase finale del torneo, da cui il Brasile venne poi eliminato ai quarti di finale. Nel 1958 il Brasile si aggiudicò per la prima volta il titolo mondiale, battendo in finale i padroni di casa della Svezia per 5-2; durante il torneo si mise in luce il diciassettenne Pelé, destinato a divenire secondo molti il miglior calciatore della storia e autore, proprio in finale, di un pregevole gol, ritenuto fra i più belli di sempre. Dopo il campionato del mondo svoltosi in Inghilterra nel 1966, dove i verdeoro furono eliminati al primo turno, il Brasile vinse la Coppa del mondo in Messico, nel 1970, battendo in finale l’Italia per 4-1. Quella selezione brasiliana trionfatrice allo stadio Azteca è reputata da molti osservatori la migliore squadra nazionale di tutti i tempi, potendo contare su campioni quali Pelé, alla sua ultima finale mondiale, Carlos Alberto, Jairzinho, Tostão, Gérson e Rivelino.

By Carlota