Ciò fu determinato dai grossi cambiamenti societari e di immagine imposti dalla nuova proprietà della famiglia Pontello, che immediatamente sostituì il tradizionale giglio bottonato fiorentino con un nuovo controverso logo, contraddistinto da un grosso cerchio contenente un giglio molto stilizzato a richiamare una F e più simile a un’alabarda, tanto da venir presto etichettato come «giglio alabardato». Dotato di un’ottima velocità, è abile a saltare l’uomo grazie alla sua ottima tecnica che lo rende molto efficace in fase di impostazione e di costruzione. Dopo l’eliminazione nel play-off di Champions League, esce nella fase a gironi dell’Europa League. Per la stagione 2010-2011 cambia maglia passando dall’11 al 9, lasciato libero da Cristiano Ronaldo, passato al 7. Nel corso dell’annata segna la prima tripletta con i madrileni, il 9 dicembre 2010, nell’ultimo incontro della fase a gironi di UEFA Champions League, disputato a Madrid e vinto per 4-0 contro l’Auxerre. Il giallo venne abbandonato nella stagione successiva: la Fiorentina rischiò la vittoria del titolo con una divisa più semplice ma rimasta particolarmente impressa nell’immaginario collettivo: la maglia viola con strisce bianche interrotte sulle maniche e con main sponsor Nintendo fu quella con cui Batistuta cominciò a esultare con l’iconico gesto della mitraglia e con cui la Fiorentina si laureò campione d’inverno, salvo poi capitolare nei mesi successivi ottenendo comunque la qualificazione alla Champions League.

gray concrete pillars under the blue sky È inoltre la sola compagine nella storia del massimo torneo d’Europa per club ad aver disputato per tre volte la finale (1974, 2014, 2016) senza mai essere riuscita a laurearsi campione. Il 16 luglio 2020 i Blancos, vincendo il match casalingo della trentaseiesima giornata contro il Villarreal, si aggiudicano il titolo di campione di Spagna per la trentaquattresima volta. Nelle tre stagioni dal 2017 al 2020 la Fiorentina ha creato quattro «divise speciali» da trasferta ognuna delle quali si ispirava al colore di un quartiere storico di Firenze. Nelle tre stagioni dal 2017 al 2020 la Fiorentina non ha utilizzato una seconda maglia unica, ma ha creato quattro «divise speciali» da trasferta ognuna delle quali si ispirava al colore di un quartiere storico di Firenze. Nell’estate del 2020 la Fiorentina targata Commisso ha ufficializzato per la prima volta la propria mascotte, votata tramite una selezione online dai tifosi gigliati. 13 novembre 2020 in occasione dell’incontro di Copa Diego Armando Maradona perso 4-2 contro il Banfield. L’attuale logotipo è il marchio del calcio italiano più valutato economicamente, avendolo pagato Diego Della Valle circa 2,5 milioni di euro. Per il belga, il cammino verso l’élite del calcio europeo sembra ormai tracciato: Gasperini e l’Atalanta sono pronti a guidarlo fino al grande salto.

Nel 1998 il cantante Pupo propose e incise un nuovo inno, chiamato È Fiorentina, cantato in anteprima alla trasmissione Quelli che il calcio. Nella stagione che portò i gigliati alla vittoria del secondo scudetto nel 1968-69, la squadra scese in campo col completo coi pantaloncini neri, utilizzati in meno occasioni di quelli bianchi ma comunque abbastanza di frequente. Questa canzone era eseguita, nelle gare casalinghe, quando la squadra viola faceva il suo ingresso in campo nel secondo tempo. Se nei primi tempi si usava direttamente lo stemma comunale, col tempo ha subìto varie modifiche, passando dal tradizionale scudo a un campo bianco romboidale, real madrid maglia 2025 disegnato direttamente dal marchese Ridolfi. Questo stemma non fu utilizzato soltanto nella stagione in cui la neonata società giocò la Serie C2 sotto il nome di Florentia Viola, dove fu sostituito per problemi legali dal semplice giglio tradizionale senza contorni concesso gratuitamente dal Comune di Firenze. Il bianco e il rosso furono poi anche i colori, rispettivamente, del Club Sportivo Firenze e della Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas. Il giglio alabardato che divide Firenze. I tifosi protestarono per il cambio, anche perché il nuovo giglio sembrava più un’alabarda che non il simbolo storico; veniva infatti chiamato «giglio alabardato».

Con la vendita della società da parte della famiglia Pontello a quella Cecchi Gori, dal 1991-92 venne sostituito il controverso «giglio alabardato» che aveva caratterizzato gli anni 80 con una versione ridisegnata dell’antico simbolo viola, comunque vicina alla storia della Fiorentina. Lo stemma di Firenze, primo simbolo della squadra viola. Quest’ultima versione sostituì l’edizione originale come inno della Fiorentina ed eseguita al «Franchi» prima di ogni partita interna della squadra. L’usanza del doppio inno è poi caduta in disuso. Nel 1981 la dirigenza della società viola adottò un nuovo inno, La Fiorentina, che, pur essendo inno ufficiale sino al 1990, non venne mai amato dai tifosi, che continuarono a preferirgli il brano precedente. Verso la fine del 1985, il presidente Pontello contattò il cantautore Don Backy, grande tifoso viola, affidandogli la creazione del nuovo inno ufficiale della squadra, per presentarlo in occasione del 60º anniversario della nascita della società, che sarebbe stato festeggiato l’anno successivo.

By Carlota