In tutte queste occasioni, il calcio si mostra in tutto il valore aggiunto di cui può andare fiero, almeno fino a quando la competitività e gli sponsor non rovineranno tutta la magia dello sport, rendendo tutti i match una partita da vincere ad ogni costo, e tutti gli “scontri” con l’avversario diventano una sfida da cui uscire solo vincenti… Qualche decennio dopo, con l’ingresso degli Agnelli nel capitale societario della Signora (1923), il tifo per la squadra si diffuse anche tra gli operai meccanici dell’industria di proprietà della famiglia, seconda maglia real madrid 2025 la FIAT. Genova, soprattutto, e di Pavia, trasferendosi in curva Nord per contrasti coi Fighters. Dopo quest’unificazione, il gruppo degli Irriducibili Vallette – creato nel 1990 da un gruppo di tifosi dell’eponimo quartiere torinese – farà base nella curva Nord del nuovo stadio delle Alpi (impianto sorto nello stesso anno, in vista dei mondiali), per sciogliersi alcuni anni dopo. La maggior parte dei suoi dirigenti, in società con altri gruppi della Filadelfia (Indians, Gioventù Bianconera) si riuniscono nell’ambito di un nuovo gruppo chiamato Arancia meccanica (direttamente ispirato all’omonimo film del regista Stanley Kubrick). Drughi resterà il gruppo di tifosi più importante della Filadelfia – circa 10 000 membri – dal 1988 al 1996 che dalle ceneri dei Fighters costruisce un gruppo ben strutturato, diramato in numerose sezioni e capace di prendere in mano la tifoseria portandola ai massimi livelli.
Drughi piazzati al centro della curva e i Fighters alla loro destra. Proprio da quest’ultimo club alcuni ragazzi, stanchi di doversi sempre difendere da soprusi e violenze varie in ogni parte d’Italia, si aggregano nella sede del club e fondano il club Panthers che sarà il primo gruppo ufficiale juventino nella balconata della curva. 1980, infatti lo striscione dei Fighters si troverà per anni al centro della curva, relegando la Fossa a destra mentre a sinistra troveremo il gruppo Superstars, facendo scomparire dalla scena i Panthers. Nel 1996, invece, fu ufficializzata l’amicizia con la tifoseria organizzata del Piacenza, cancellata sette anni più tardi. Un’inchiesta condotta dalla Lega Nazionale Professionisti (LNP) nel 2013 e pubblicata sul giornale Corriere dello Sport – Stadio tre anni più tardi concluse che la squadra bianconera risultava essere la prima squadra nelle preferenze dei sostenitori di calcio in Italia in 13 regioni su 20, il che costituisce il 33% della quota di mercato del settore a livello nazionale. Il gemellaggio venne meno durante i primi anni del decennio seguente, per poi diventare una vera e propria rivalità a cavallo dei due millenni. A partire da questi nuclei furono fondati i primi fan club juventini, si svolsero i primi gemellaggi e sorsero le prime rivalità con altre tifoserie.
È invece di nove calciatori dello stesso club in campo il record nelle competizioni ufficiali: contro l’Ungheria nella Coppa Internazionale 1933-1935 (Juventus), contro la Jugoslavia nella Coppa Internazionale 1955-1960 (Fiorentina) e infine contro i Paesi Bassi al campionato del mondo 1978 (ancora Juventus). Soprattutto, la Juventus. Ma anche Inter e Milan. Sempre per «Demos & Pi», nel 2023 i sostenitori della Juventus erano distribuiti in maniera pressoché uniforme su tutto il territorio nazionale: infatti, la società bianconera risultava essere anche la squadra con il più alto numero di sostenitori in tre delle cinque regioni geografiche esaminate, avendo riscosso la maggiore percentuale di preferenze nel Nord-Ovest (31%), nel Centro-nord (41%) e nel Sud e isole (28%), piazzandosi al secondo posto nel Nord-Est (23%, dietro al Milan) e al secondo posto nel Centro-sud (18%, dietro a Roma e a parti merito con la Lazio). Milan Foot-Ball and Cricket Club 1900 · Sita nel centro di Torino è anche piazza Castello, altro luogo di ritrovo per i festeggiamenti dei trionfi del club bianconero. Lo scudetto è collocato al centro del petto tra il logo dello sponsor tecnico (a destra) e il logo del club (a sinistra). ACNielsen citato nel 2004 dalla rivista Diario, in cui si stabilì che quella della Juventus è una tra le poche tifoserie a esprimersi elettoralmente in maniera pressoché equanime tra destra e sinistra.
Torino in risposta alla notevole domanda di lavoro della FIAT, tale da far ritenere in seguito la Juventus un simbolo d’integrazione sociale. Il Mantova che nel 1957-1958 partecipa al campionato Interregionale di Prima Categoria (detto anche di «Eccellenza», ex IV Serie) è figlio del lavoro di Italo Allodi, passato dal campo alla scrivania. Se rapida è stata la scalata dalla Quarta Serie alla Serie A, ancora più veloce la discesa: in 14 mesi la squadra biancorossa si ritrova in Serie C. In Serie B, all’ultima giornata, il Mantova è a pari punti col Brescia e lo scontro diretto con le rondinelle si gioca al Martelli: il Brescia passa subito all’inizio con un gol di Marino, nella ripresa i virgiliani riescono solo a pareggiare grazie ad un rigore di Panizza. Comunque anche prima di loro non è che il tifo juventino sia stato così snob e poco audace come si diceva in giro in quel periodo, anche se è vero che in precedenza l’allestimento di scenografie avveniva solo in occasione di partite-clou, mentre coi Drughi in Sud e i Viking-Nab in Nord non è più così e si può contare su due curve ad alte capacità spettacolari.
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