Quelli che il Calcio compie 25 anni e riparte oggi su Rai 2 con Luca e Paolo alla conduzione. L’inviato in giro per l’Italia di Quelli che il Calcio 2017/2018 è Francesco Mandelli, che parte oggi da Misano. Dopo un buon primo tempo, nella seconda parte di gara i biancocelesti sono calati alla distanza per i soliti limiti atavici: rosa troppo corta, infortuni, riserve non all’altezza delle prime scelte. O forse sarà proprio per quello che sono riusciti a trovare la giusta quadratura. La maglia della squadra del magnate Dmitry Rybolovlev nella sua semplicità sarà una delle più eleganti della prossima stagione. Un concentrato di stile che, di sicuro, Rybolovlev cercherà di ‘riempire’ con nuovi campioni per provare a spezzare l’egemonia del Paris Saint-Germain. Classica maglia biancorossa, colletto stile polo con due bottoni, pantaloncini e calze bianchi. Unione Sportiva Atleta nel 1912 con la maglia bianca. La maglia è semplice, blu con colletto e riporti navy, pantaloncini bianchi e calzettoni blu navy. Lo sponsor di maglia, che è stato Jeep fino a tre stagioni fa è ora Allianz: il Gruppo assicurativo ha deciso di fare un passo importante nelle sponsorizzazioni sportive che già erano molto intense 5 anni fa, sponsorizzando direttamente tre top team europei: la Juventus, il Bayern e il PSG.
Con l’arrivo di CR7 molti ritenevano che Andrea Agnelli volesse coronare un progetto, dopo la faticosa ripresa post-Calciopoli e l’incredibile infilata di 9 scudetti consecutivi, prima di cedere di nuovo il passo a due titoli per le milanesi. 1) Dal punto di vista dello Stadio, la stagione conclusa è stata la prima nel New Juventus Stadium, costruito al posto del precedente impianto in un tempo record di 15 mesi; Agnelli aveva a lungo tenuto la posizione per cui “è meglio riempire sempre uno stadio da 42 mila che riempirne 3 o 4 volte l’anno uno da 70 mila”, ma poi ha dovuto rendersi conto che una nuova casa era necessaria: il nuovo impianto è stato eretto sul modello del New Tottenham Stadium (inaugurato 5 anni fa) e contiene ampi spazi di entertainement ed una serie di attrazioni integrate con il J Village (di proprietà di un Fondo, di cui la Juve ha mantenuto il 25%), che ha visto progressivamente la luce nell’area della Continassa a fianco del centro sportivo (di intera proprietà bianconera). Ma andiamo con ordine: nella primavera del 2019 la Juventus terminava una stagione deludente per molti tifosi, portando a casa il solo scudetto; eliminata dall’Ajax ai Quarti in Champions League, ed in Coppa Italia dall’Atalanta (che da quella stagione si è piazzata stabilmente in zona Champions), la Juve aveva staccato tutti in campionato, ma l’allenatore Massimiliano Allegri – poi protagonista di un clamoroso e vincente ritorno a Milano – era contestato dai più: il presidente Agnelli dopo settimane di notizie contrastanti, e una girandola impressionante di voci, era riuscito a portare a Torino Pep Guardiola, reduce da una stagione fallimentare al City (eliminato ai Quarti in Champions e bruciato al fotofinish dal Liverpool di Klopp in Premier League).
Solo 5 anni fa la Juve era reduce dalla discussa stagione 2018/19, la prima con Cristiano Ronaldo, attualmente secondo azionista del Club, arrivato alla Juve l’estate precedente, con un’operazione monstre da 400 milioni di Euro e protagonista di 3 stagioni fantastiche, le sue ultime da giocatore, prima del ritiro e del definitivo passaggio nelle fila degli imprenditori (attività che non era sconosciuta al CR7 calciatore, già impegnato in numerose attività imprenditoriali anche mentre era in attività). Polisportiva Fascista Mario Umberto Borzacchini, colloquialmente Borzacchini Terni, fu il nome assunto dalla squadra rossoverde nel periodo compreso tra le stagioni calcistiche 1934-35 e 1942-43: la scelta derivò dalla volontà di dedicare al campione di automobilismo ternano Mario Umberto Borzacchini la squadra di football cittadina dopo la morte del pilota sul circuito di Monza, avvenuta nel 1933. Promossi in Serie C nella stagione 1937-38, sotto la guida dell’allenatore ungherese Béla Károly, gli umbri sfiorarono poi per due volte la Serie B nelle stagioni 1940-41 e 1942-43, rispettivamente con Guido Gianfardoni, morto prematuramente, maglia juve blu e Gino Rossetti nel ruolo di allenatore.
Ha influito certamente la rinnovata competitività dei due Club milanesi, che si sono entrambi quotati in Borsa ed hanno ritrovata una stabilità azionaria, ma, soprattutto, sono tornate a vincere uno scudetto e a riportare competitività in un campionato che aveva in parte perso il suo appeal; appeal che è tornato anche grazie a nuove realtà vincenti come l’Atalanta e la Sampdoria, entrambe protagoniste di risultati eccezionali, che le hanno quasi stabilmente viste protagoniste di buone prestazioni anche nelle competizioni europee; questo certamente anche grazie ad un assetto proprietario stabile (anche la Samp si è quotata in Borsa lo scorso anno, dopo che l’azionista Ferrero, 4 anni fa, aveva venduto al fondo York le sue quote). Altre amicizie sono con le tifoserie di Melfi, Norimberga, La Louvière,Heracles Almelo,Ribera e infine con il gruppo Sud 1996 del Napoli. Dopo l’uscita dal gruppo Nike, la casa di Manchester ha saltato la stagione scorsa rientrando quest’anno (quello del 90° compleanno, fra l’altro) con uno dei club più gloriosi d’Inghilterra, l’Everton.
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